La mobilità dei docenti non ha tempi così rigidi come la mobilità studentesca, ma è bene prepararla con largo anticipo (febbraio dell'anno precedente) in modo da avere la sicurezza di disporre dei fondi necessari per la realizzazione. Come tutti gli scambi erasmus è possibile solo se esiste (o viene creato per l'occasione) un contratto di collaborazione (Bilateral Agreement) con l'istituto straniero coinvolto.

Esistono due tipi di mobilità:
  • Mobilità per docenza (Programma LLP - Mobilità docenti): consiste nell'essere ospitati da un'istituto estero per lo svolgimento di una masterclass o di un periodo di insegnamento. La durata non è stabilita ma c'è l'obbligo minimo di 5 ore di docenza.
  • Mobilità per formazione (Programma LLP - Mobilità per formazione): prevede la partecipazione dei docenti o del personale amministrativo a seminari, giornate di studio, corsi o altro che migliorino la professionalità del docente nel suo campo o in campi attinenti i rapporti internazionali (per esempio corsi di lingua, seminari sull'Erasmus, seminari su argomenti specifici della propria disciplina...). Le condizioni sono le stesso della mobilità per docenza.

Le regole per il rimborso delle spese sostenute si trovano nell'Handbook Erasmus che l'Agenzia Nazionale Erasmus fornisce ogni anno. È obbligatorio rendicontare tutte le spese e il contributo massimo è di € 900 per ogni mobilità.

Modelli necessari:
Bilateral agreement: va stilato tra le due istituzioni ed è un documento preliminare a qualsiasi mobilità
Programma di docenza (STA)
Work plan (STT)
Contratto istituto-docente
Relazione finale